sabato 26 luglio 2014

L'esperienza per strada...



Riporto questa mia poesia del 1999, nella quale sottendo che l'arte nasce dall'osservazione per strada....

Racconti

I

Sedevo accanto a una nonna col nipote.
Lui faceva i compiti per la scuola e chiedeva
alla nonna di aiutarlo. A parole sue, lei cercò di spiegare
il funzionamento del frigorifero, sostenendo
che avrebbe fatto il botto una volta rotto.
Il nipote trascrisse ogni cosa.
A sera lesse le parole
e risero anche i cugini.
II
Sedevo di fronte a un cameriere di trent’anni
che lavorava nella villa da dieci anni.
Quel pomeriggio ebbe un collasso per stress.
Dormendo – nell’angolo tra le sedie accatastate
sbadigliò nel sonno.
E mentre i camerieri apparecchiavano
ce n’era sempre qualcuno che sghignazzava.
III
Sedevo con la fidanzata davanti al paesaggio.
Arrivò una seicento guidata da una ragazza – al suo
fianco c’era il fidanzato. Lui cominciò a picchiarla
sulla testa con la manona. Lei abbassando il viso
piangeva.
IV
Sedevo sulla panchina; di fronte c’era
una bambina che mescolava – con un bastone
un miscuglio schifoso in un pentolino:
dentro galleggiava – tra l’erbaccia e l’acqua
salata – un colombo ancora vivo.
V
Sedevo infine nella sala d’aspetto della
stazione. Entrarono dei ragazzi
che chiamarono pazza una barbona.
Lei pianse sul petto – erano elettrici i capelli
e rosa la nuca. Poi la urtarono con calci
e schiaffi. E compresi che erano barboni
venuti per trascorrere la notte.

Post-scriptum:
chissà perché
tra simili
mai ci sarà
solidarietà.
1999

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