Ecco la copertina del mio ultimo romanzo che parla di MISTICA. Prefazione del neurochirurgo il Prof. Enrico PIERANGELI.
Di seguito inserisco la SINOSSI:
SINOSSI
Alberto
accetta – via Facebook – l’invito di soggiornare per una settimana
completamente spesato, a Müenster, da parte di un vecchio amico del liceo,
Enrico: un neurochirurgo, che in chat non gli ha fornito alcun dettaglio.
Perciò all’inizio Alberto pensa che si tratti semplicemente di una rimpatriata
e anche un diversivo alla sua difficile fase: morta la sua ex compagna, Lucia,
già da qualche anno, non ha ancora metabolizzato completamente il distacco. Una
volta in Germania, Enrico comincia ad aprirsi con qualche bugia ed omissione
per saggiare la riservatezza dell’amico. Perché da un paio di mesi è apparsa
apparentemente dal nulla una donna, Elena, ritrovata in stato confusionale,
priva di soprabito, in questi lunghi inverni innevati, completamente glabra,
emaciata, con una cicatrice alla base del collo e una bruciatura alla tempia
destra. E’ stata casualmente rinvenuta da alcuni conoscenti di Enrico davanti
al perimetro della casa natale di una santa ottocentesca, Anna Katharina
Emmerick, nei pressi di Coesfeld. Enrico ha avuto l’incarico di fornire degli
indizi per orientare le indagini delle autorità. Ha dovuto però chiamare
Alberto, perché Elena, che manifesta incredibili doti mentali, tanto che i
cittadini di Coesfeld sostengono che possa realmente trattarsi della
incarnazione della santa, ad un certo punto, ha minacciato di non proseguire
negli esami, fin quando non fosse giunto “il pellegrino” visto nei suoi sogni:
Alberto, cioè, del quale ha fornito ad Enrico i dati anagrafici e come contattarlo.
Secondo lei, lui possiede le capacità medianiche e gli appunti di Lucia, che da
autodidatta per anni si era occupata di studi mistici, capaci di risolvere
l’enigma. Enrico invece ha un approccio estremamente empirico. In un’atmosfera
da thriller psicologico, attraverso sedute di ipnosi regressiva e indagini nei
boschi e nei villaggi circostanti, Alberto ed Enrico, con l’aiuto di due
collaboratori di quest’ultimo, Monica e Hans, ricostruiscono le circostanze del
ritrovamento, assistendo, durante la settimana, alle incredibili capacità di
Elena: chiaroveggenza, empatia, telepatia, ecc. Tra l’altro la sua sola
presenza è in grado di condizionare chiunque le sia accanto: la gente vaga come
in trans attirata da un profumo meraviglioso e da particolari fenomeni luminosi
nel cielo, di cui né Alberto e né Enrico sono testimoni. Questi fenomeni
costringono Enrico a cambiare spesso i luoghi in cui soggiorna la donna, quando
viene intercettata dalla folla, che appena si allontana però perde il ricordo
di quell’esperienza. Pian piano i ricordi di Elena riaffiorano e si scopre ad
esempio che la donna era scomparsa quattro anni prima e che era di Coesfeld.
Chi è
Elena? Le ipotesi sembrerebbero a un certo punto tre: per Enrico è una
depressa?, che è stata sottoposta a un misterioso trattamento medico, che però
i campioni di sangue prelevati non riescono a stabilire, se non in maniera
indiziaria; per Alberto sarebbe la vittima di un esperimento di controllo
mentale, il Programma Monarc, di cui
ha letto qualcosa su alcuni siti web, a proposito degli artisti manipolati per
motivi commerciali, secondo le logiche dell’èlite multinazionali; per Elena
sarebbe stata “ricreata” dal suo “benefattore”: Dio in persona, che l’avrebbe
poi liberata, affinché potesse portare amore nel mondo. La sua visione mistica
non sarebbe che un nuovo modo di rapportarsi alla realtà sociale, un processo
spirituale di guarigione interiore e una ricerca della felicità. Le indagini,
infine, stringeranno il cerchio verso un epilogo solo apparentemente aperto.
Ecco la PRESENTAZIONE del Prof. Enrico PIERANGELI, neurochirurgo:
Presentazione
Ecco la PRESENTAZIONE del Prof. Enrico PIERANGELI, neurochirurgo:
Presentazione
Passeggiavo sotto i portici di Bologna,
dopo una lunga seduta operatoria, quando una galleria d’arte mi attrasse.
All’interno c’erano quadri singolari, simbolici e accompagnati da versi dello
stesso autore. Volli conoscerlo: giovanile, campano, laureato in materie
umanistiche, un’occupazione statale nel settore tecnico-scientifico, competenze
nelle grandi religioni con malcelato approccio spirituale. Decisamente,
originale.
Tornando a operare in città, incontrai
ancora Giancarlo Giudice e mi raccontò dei tanti “pellegrinaggi” solitari in
luoghi di apparizioni mariane o residenze di mistici, dimostrando una
competenza davvero unica, illuminata da frequentazioni di ortodossia ebraica e
spiritualità francescana.
Mi giunsero il primo romanzo L’aria
nelle narici e poi un inedito sul simbolismo dei numeri e dell’alfabeto
ebraico. Forse un giorno riuscirò a capirlo…
La produzione di brevi e delicate
poesie procede spedita: le invia come sms a testimoniare la particolare
sensibilità del Suo animo.
Questo secondo romanzo Autopsia di
una mistica è un saggio sotto forma di romanzo per catturare ancora l’attenzione.
Insegna ciò che il livello di crescita del lettore consente di acquisire,
lasciando spazio per comprensioni ulteriori, quando sarà giunto il momento…
Il messaggio è per chi ha “occhi per
vedere e orecchie per intendere” che possono aprirsi gradualmente alla
decodificazione di “segni” o “coincidenze”.
Il protagonista Alberto, non poche le
analogie con l’autore, rilegge brani di notevole lirismo dal diario dell’amata
Lucia ormai deceduta: “l’amore è vibrazione”. Il lettore più motivato potrà
riprenderli (scritti in corsivo), ricchi di spunti illuminanti e meglio
fruibili se riletti.
“Mistica” ha radice greca “myein”
(sanscrito “mukas”, latino “mutus”). E’ il tacere, l’immobilità fisica e
mentale, il vuoto che, riempito dalla Conoscenza, può dar luogo all’ “iniziazione”.
Già Platone precisava che conoscere è
riconoscere. I contatti di tipo mistico, spesso onirici, parziali, fugaci,
talvolta incompresi da chi li vive, fungono da motori per il percorso di noi
umani. E’ epifanico (epi-phania = trasparenza di ciò che è in
alto) lo sviluppo artistico, scientifico e tecnologico dell’umanità come
Pitagora, Dante, Pascal, Mendeleiev, Einstein, Tesla e tanti altri noti e
ignoti sanno.
I correlati neuronali d’intuizione,
illuminazione o ispirazione sono oggetto di studio con EEG e Risonanza
Magnetica Funzionale, dati sperimentali prospettano modifiche nell’espressione
del DNA con meditazione e preghiera, i sogni dei ciechi nati contengono
immagini e colori. Il corpo risulta più plastico di quanto pensavamo con
sviluppo di attitudini e sensibilità.
Alcuni “segni” e “coincidenze” fra il
mio percorso e il romanzo appaiono singolari a me e forse anche al lettore. Uno
dei protagonisti, Enrico, ha nome, professione e interessi simili ai miei. E’
insolito che un neurochirurgo, impegnato in attività di “alto artigianato” (definizione
di un amico psichiatra), s’interessi dei confini/interazioni
corpo-anima-spirito, oggi oggetto di interesse scientifico, talvolta illuminato
da studi Tradizionali.
Ricordo il perfezionamento in
neuro-oncologia all’Università di San Francisco: un ricercatore aveva ottenuto
il Nobel; si organizzava un congresso annuale dedicato al cervello (“The
Healing Brain”); incontrai la nuora di Einstein; in rianimazione si studiava
il distacco della componente non corporea al decesso. Era uscito il best seller
La vita oltre la vita dello psichiatra R. Moody. Cominciai a praticare Hata
Yoga e meditazione e conobbi poi uno psichiatra di Harvard, praticante e
autore di un testo sull’argomento. Compresi che uno dei direttori, figlio di un
rabbino, aveva una malcelata competenza cabalistica. Mi interessai alle
medicine tradizionali.
Di Anna Katharina Emmerick, di cui si
fa cenno in questo romanzo, ne sentii parlare per la prima volta a Efeso in
Turchia, in crociera con la mia famiglia. Avevano individuato la casa dove
avrebbe vissuto la Madonna con l’apostolo Giovanni, in base proprio alle
visioni notturne di questa mistica, sepolta a Dülmen, in Renania, dove è ambientato anche Autopsia
di una mistica. Le sue visualizzazioni/descrizioni della vita della Madonna
e di Gesù sono tradotte in molte lingue. I paesaggi descritti nella fuga in
Egitto furono verificati da uno studioso che poi si convertì.
E’ una coincidenza che il romanzo sia
ambientato in quella zona, dove ero stato in età giovanile e poi con la mia famiglia
e dove avevo tenuto la mia prima conferenza, al ritorno dagli USA.
E’ una coincidenza il perfezionamento
in neuro-chirurgia mini-invasiva a Mainz sul Reno: il direttore abitava a
Bingen, perché i figli fruissero della tradizione scolastica di Ildegarda,
anche lei citata nel romanzo, mistica di multiformi conoscenze, che influenzava
il papa e Bernardo di Chiaravalle. Questi diffuse il filone
benedettino–cistercense e i Cavalieri Templari, il cui ruolo nella storia
culturale, artistica e spirituale europea, non è sempre compreso. Le forme-pensiero
chiare o oscure indotte dai movimenti artistico-culturali potrebbero essere
oggetto di maggiore consapevolezza: il romanzo cita fugacemente una cantante…
E’ una coincidenza che il romanzo citi
anche Maria Valtorta, mistica italiana, i cui volumi sono da anni nella mia
biblioteca.
E’ una coincidenza che, come per il co-protagonista
del romanzo, l’integrazione dell’emisfero cerebrale sinistro (razionale, logico,
temporale) con il destro (arazionale, alogico, atemporale) mi abbia spinto a
studiare il rapporto scienza-spiritualità e tenere conferenze divulgative. La
fisica quantistica (concetti di spazio-tempo, non locale, non separato) sta
cambiando la comprensione delle scienze tradizionali e della neuro-psicologia.
Infine è una coincidenza anche che la
stesura della presentazione abbia coinciso con l’asportazione, nei pressi di Dülmen, della
neoformazione in fase terminale di un mio familiare, irrisolta in Italia.
La gratitudine va all’equipe chirurgica!
Auguro al lettore la fruizione del
messaggio di questo romanzo per non vanificare l’impegno dell’autore: “Il fare
un libro è meno che niente se il libro fatto non rifà la gente”.
Enrico
Pierangeli
Specialista in: neurochirurgia –
neurologia – oncologia
Consulente Case di Cura accreditate
Già: - Direttore
Neurochirurgia Ospedale S. S. Annunziata, Taranto
Prof. a c. di Neurochirurgia – Università “A.
Moro” Bari, sede Taranto
Research
Associate - Neuroncology Fellow University of Califonia, S. Francisco
Durante la stesura del testo ho realizzato alcune illustrazioni in china:
La copertina da me realizzata è stata resa con pennarelli e pastelli poi rielaborata con un programma di grafica. Mostro un paio di provini:
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